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Come creare l'home gym perfetta

Tempo di lettura medio: 11 minuti
Come creare l'home gym perfetta

Il mondo delle home gym è veramente vastissimo, penso che te ne sarai già reso conto, infatti immagino che tu abbia bisogno di informazioni che ti aiutino a uscire sano e salvo da questo labirinto.

 

Ma, effettivamente, ti starai chiedendo chi sono io e come potrei aiutarti. Ebbene io sono Matteo Marzolla. Sono un atleta di Powerlifting e Street Lifting con alle spalle anni di sport agonistico, qualche record italiano nel powerlifting e allenatore di svariati atleti nello street lifting (oltre che nel powerlifting). Ho raccolto moltissime esperienze, ma tenerle solo per me sembrava da egoista, così ho deciso di raccontarle per aiutare chi si sta addentrando in questo mondo della forza e non ha nessuno a cui poter fare domande per togliersi tutti quei dubbi che sono venuti anche a me, tempo fa. Ricordo che avrei dato di tutto per avere informazioni gratuite che potessero aiutarmi in quello che poi è diventato il mio percorso da atleta. 

 

Se sei un amante dell’allenamento e dello spostare “cose pesanti”, ti sarai trovato sicuramente nella situazione in cui la tua palestra di fiducia inizia a starti un pochino stretta: se stacchi pesante cominci a sentire le lamentele dei non addetti ai lavori che ti intimano di non sbattere i pesi che fai troppo rumore, le vibrazioni danno fastidio al gruppo di pettegole che passano ore a bighellonare sui macchinari cardio; i bilancieri sono lisci e instabili, spesso nemmeno olimpionici e con diametri talmente piccoli che flettono solo a guardarli; i dischi non regolamentari iniziano a essere limitanti perché ti trovi a fare uno stacco da terra deficit senza nemmeno volerlo, magari ci sono dei dischi bumper che non ti permettono di caricare abbastanza perché esauriscono subito lo spazio sui perni di caricamento; inoltre quante volte ti sarai trovato a litigare per i dischi perché “li stai usando tutti, lasciane anche agli altri” o perché occupi un rack per più di dieci minuti.

 

Poi io lo so già, tu powerlifter (o streetlifter), ami sguazzare nella magnesite ma le lamentele degli altri frequentatori l’hanno portata all’abolizione e ti trovi a fare dei magheggi per metterla, di nascosto ovviamente, che in confronto i narcotrafficanti sono pivelli alle prime armi. 

 

Tutto questo insieme di situazioni sgradevoli ti avranno esasperato a tal punto che sicuramente avrai pensato alla creazione di una tua home gym, dove puoi sbattere i pesi, fare il bagno nella magnesite e non scontrarti più con la mentalità da Italiano medio in palestra. 

 

Con questa fantastica idea in mente, con il sogno di allontanarti dai frequentatori medi di palestre che con il loro completino sgargiante (utilizzato rigorosamente solo per tre volte, perché equivale al numero di ingressi che hanno fatto, e faranno, nella loro vita) ti tormentano quando tu vorresti solo allenarti in santa pace, sei finalmente riuscito a trovare un posto dove mettere l’attrezzatura: un box normalissimo che in precedenza veniva usato come posto auto. Hai risparmiato soldi a sufficienza e sei pronto a salutare per sempre il mondo delle palestre pubbliche italiane, quando ti trovi ad aprire per la prima volta un sito di attrezzature ( strengthshop ti consiglio questo, se vuoi usa anche il codice LISTHEN6 per risparmiare) e ti accorgi di non avere la minima idea di cosa prendere, a cosa dare priorità e cosa mettere in “lista d’attesa”, perché la scelta è vastissima: tantissime tipologie di rack tutte diverse, mille bilancieri, tipologie di dischi che nemmeno hai mai visto e un’infinità di accessori.


Bene, oggi sono qui per aiutarti nella scelta delle attrezzature, così da fornirti una guida il più completa possibile (missione ardua, ma farò del mio meglio) sul ragionamento da fare in fase di acquisto. 

La prima cosa che bisogna capire quando si comprano attrezzi per l’home gym è che non potrai allestirla subito al 100%, infatti l’errore che viene fatto più spesso è quello di provare a prendere fin dall’inizio accessori, che sono sicuramente bellissimi, ma ti impedirebbero di prendere attrezzature che ti servono di più, quindi ti troveresti molto limitato nonostante tu abbia preso attrezzi fantastici da usare (hai preso una cosa giusta, ma al momento sbagliato) . Quindi bisognerà capire cosa è fondamentale avere da subito e cosa può aspettare ed essere preso nei mesi, o anni, a seguire. 

Gli attrezzi fondamentali sono: un power rack (tipo questo), un bilanciere olimpionico da 20kg (come questo), una panca piana (io uso questa), dei dischi che soddisfino le tue esigenze in base al tuo sport (da competizione o cast iron se fai powerlifting, oppure se necessiti di droppare il bilanciere dall'alto dei bumpers) e una buona pedana per staccare da terra.


Il rack deve essere il punto focale dell’homegym, un pezzo su cui non andare al risparmio in quanto ti può letteralmente salvare in caso di cedimento o fallimento di un’alzata. Infatti un rack con struttura a gabbia è il supporto migliore per noi che ci alleniamo da soli: ti mantiene al suo interno se dovessi perdere l’equilibrio grazie alla struttura a gabbia, ha delle safety bar molto robuste e non danno la possibilità al bilanciere di rotolare cadendo sul pavimento.

 

rack safety bars

Inoltre un buon power rack ti consente di avere anche una sbarra dove appenderti per fare delle trazioni, quindi aiuta anche a variare gli esercizi a tua disposizione durante gli allenamenti.

rack sbarra

Quando poi sarai in fase di espansione ti renderai conto del numero vastissimo di add-on che possono essere aggiunti al rack per farti fare esercizi diversi che simulano macchinari (tipo lat machine/pulley o jammer arms che simulano sceso press, seated row e che belt squat) quindi a maggior ragione è importante prenderne uno di buona fattura.

La scelta del bilanciere è quella che manda sempre più in crisi: ce ne sono tantissimi, di vari diametri, con voi trattamenti superficiali e i prezzi variano dai 170€ fino ai 1000€. Partendo dal presupposto che un bilanciere di scarsa qualità è pericoloso (se dovesse spezzarsi perché lo mollate sulle sicure in seguito al fallimento di un’alzata, si trasformerebbe letteralmente in una lancia appuntita che verrebbe sbalzata in direzioni casuali) quindi il presupposto è capire di cosa si ha bisogno senza punte al top di gamma, ma nemmeno risparmiando il più possibile.

I bilancieri hanno delle portate massime a cui comunque bisogna prestare attenzione, quindi sicuramente bisognerà prenderne uno con una portata molto superiore ai massimali che si hanno: se fai 200kg di tacco, prendere un bilanciere con portata 300 kg potrebbe non essere la scelta migliore, perché anche migliorando di pochi kg al mese (o all’anno) si arriverà presto a maneggiare kg troppo vicini alla portata massima, con conseguente danneggiamento del bilanciere (si piega, si snerva, diventa inutilizzabile) e voi a spendere soldi ulteriori per sostituirlo.

Un buon bilanciere che può andare bene per tutti i powerlifter e streetlifter è questo di strength shop, ovviamente non è il top di gamma venduto sul sito ma ha una portata alta, non flette e il trattamento superficiale non lo farà arrugginire nel tempo. Il trattamento più performante e duraturo è lo “stainless steel”.

stainless steel power bar

Da qui seguono i trattamenti ceramici cerakote, gli e-coat, la zincatura elettrolitica, la cromatura (ormai in disuso perché veramente poco performante e duratura) e l‘acciaio nudo (usato solo in competizione da pochi marchi, vista la grande capacità di performare con un grip fenomenale ma la protezione inesistente all’ossidazione).

Un altro fattore che nelle vostre ricerche dovrete tenere sotto controllo è il diametro dell’asta (dove impugnerete il bilanciere), infatti molti brandi mettono a disposizione anche dei diametri da 28mm che rischiano di flettere molto e darvi sensazioni veramente troppo diverse da quelle che troverete in gara: questo diametro, flettendo parecchio, potrebbe rendervi le alzate, come stacco da terra, molto più facili rispetto a un bilanciere da gara.

Altri venditori mettono disponibili diametri da 30mm e questi in generale vanno bene, non flettono, anche se l’eccessiva rigidità potrebbe farvi sentire un po’ strani. Se avete mani piccole poi la presa potrebbe risultare più difficile da gestire a carichi elevati. Il diametro migliore è il 29mm, non perché sia più costoso rispetti agli altri due, ma perché vi darà le stesse identiche sensazioni di gara (si, in gara si usano 29mm) già che sto parlando di bilancieri, insieme ti consiglio di comprare dei collari ferma dischi, vanno benissimo anche le mollette che costano poco e fanno il loro dovere.

collare a molla

Mentre se fate gare e vi interessa replicare fedelmente quanto troverete in pedana vi consiglio dei collari da competizione come questi.

collari competizione


Per quanto riguarda i dischi non c’è molto da dire, ovviamente più sono sottili più le sensazioni saranno simili a quelle di gara e il bilanciere fletterà meno (il baricentro dei dischi si avvicina e quindi diminuisce la leva). Se potete prendere dei dischi calibrati da competizione come questi andate sul sicuro, 

dischi comp

altrimenti dei dischi in ferro meno raffinati, come questi, andranno benissimo (e se mi permettete, sono incredibilmente belli da vedere).

cast iron 

Altrimenti se per forza di cose vuoi dei dischi bumper possono fare al caso tuo, però sappi che potresti avere difficoltà a caricare molto peso e le sensazioni saranno molto diverse da quelle di gara: con dei bumper da competizione sicuramente un po’ si riesce a tamponare la situazione, mentre on bumper classici vi troverete a poter caricare al massimo 5 dischi da 20kg, poi finirà lo spazio e sarete fregati.

Se vi allenerete in luoghi dove il rumore è poco tollerato, il mio consiglio è di prendere un paio di bumper e il resto dischi in ferro, così da caricare i bumper in mezzo ai dischi calibrati e smorzare di molto le vibrazioni.


La panca è un’altra scelta che potrebbe sembrare facile ma nasconde qualche insidia che è meglio conoscere prima di trovarsi ad aver speso dei soldi inutilmente. La prima cosa da guarda è la portata: infatti molte panche hanno portata di 200/250kg e capite bene che non possono andare bene (se pesate 100kg, avrete margine di 130/140kg prima di avvicinarvi in modo pericoloso al limite di carico), poi le misure di altezza, larghezza e lunghezza devono rientrare in quelle definite da IPF così da non trovarvi spaesati poi in pedana, ma soprattutto allenarvi in sicurezza.

panca piana

Oltre alle panche classiche ci sono anche quelle reclinabili, costano un po' di più ma per chi ha poco spazio danno la possibilità di variare molto gli esercizi con un ingombro minimo. Per le panche reclinabili valgono gli stessi accorgimenti che si devono prendere con quelle classiche (misure e portata)

panca inclinata 


Per la pedana c’è poco da dire, in linea di massima vi basteranno due mattonelle da 1x1m spesse 3 o 4cm, come queste “link strengthshop”; per far si che i vostri attrezzi non si rovinino e il pavimento rimanga intatto quando dropperete il bilanciere carico. Se abitate in un condominio e volete usare una pedana, c’è un modo per limitare quasi totalmente le vibrazioni (e il rumore di conseguenza) ma ho già parlato qui “link a un altro blog” di come costruirla e che accortezze avere nel posizionarla all’interno della stanza.

pedana


Per gli attrezzi del tipo “importanti ma non fondamentali” ci sono sicuramente il porta dischi e il porta bilanciere. Il primo lo consiglio vivamente, soprattutto se non avete pochi dischi e non volete rovinare muri e pavimenti per tenerli appoggiati a terra, occhio a non prendere un porta dischi con portata di carico bassa altrimenti potrebbe diventare presto inutilizzabile.

 Il porta bilanciere invece tornerà utile quando in futuro ne avrete di più, magari dei bilancieri speciali tipo cambered o bow bar. Di porta bilancieri puoi decidere di prenderne uno da parete, molto bello anche a livello estetico.

porta bil

O in alternativa uno appoggiato al pavimento che terrà i bilancieri in verticale (se hai un soffitto basso, comunque sotto i due metri e trenta di altezza, non fa al caso tuo per ovvi motivi).


Queste a grandi linee sono le attrezzature che servono per iniziare ad allenarsi in home gym, nei mesi a seguire potrete anche arricchire con carrucole per esercizi di isolamento, manubri componibili e dip station, per poi arrivare a pezzi più importanti come jammer arms, leg extension/curl e lat/pulley.

 

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Per questo articolo è tutto, ti invito a dare un'occhio agli altri articoli che abbiamo scritto qui sul nostro blog, troverai tanti spunti e informazioni utili.

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